Charatan. Basta evocarne il nome per essere trasportati al 1863, alla scoperta di un marchio che è alle origini della pipa in radica. Riguardo alle Charatan non è facile orientarsi e ottenere informazione affidabili, soprattutto riguardo allo spinoso problema della datazione. Su Internet si trova un po’ di tutto, e spesso le informazioni sono contradditorie. Diciamolo subito: l’articolo definitivo per ora non esiste.
Attualmente l’articolo di riferimento è opera di Fabio Ferrara. Non è perfetto, ma consente un primo orientamento. E comunque per ora di meglio non c’è, per cui… Gli esperti sconsigliano l’articolo di Ivy Ryan (si trova un po’ ovunque), basato su ricordi e con svariati errori.
Ho ritrovato, e metto qui a disposizione un pdf (la qualità non è eccelsa, ma purtroppo non sono riuscito a fare di meglio), l’articolo di Tad Gage pubblicato su Pipes & Tobaccos del 2003 (no 7/4, p. 36-48) che aveva in parte ispirato anche Fabio Ferrara.
Ma non disperiamo se non riusciamo a datare con precisione la nostra ultima Charatan. Forse un po’ del fascino di queste pipe deriva proprio dal loro carattere “misterioso” e in parte sfuggente a classificazioni precise.
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